FORMALDEIDE, ANALISI E MONITORAGGIO
La formaldeide è un composto organico con formula chimica CH2O. Si presenta come un gas incolore e infiammabile, con un odore pungente e irritante. È solubile in acqua e alcool, e tende a polimerizzare a basse temperature. La formaldeide ha diverse applicazioni industriali, come la produzione di materie plastiche, esplosivi, disinfettanti e concianti.
Cosa è cambiato?
Il 1 gennaio 2016 la classificazione della Formaldeide è passata da sospetto cancerogeno a CANCEROGENO PRESUNTO O CERTO.
La nuova classificazione di pericolo prevista ai sensi del Regolamento CE n.1272/2008 (Regolamento CLP) lo inquadra con la definizione CARC. 1B H350 “PUO’ PROVOCARE IL CANCRO”.
Tale modifica è fissata dal Regolamento UE n.895 del 14/08/2014 e normative collegate.
Quali settori produttivi potrebbero venire a contatto con la formaldeide?
La formaldeide, o i prodotti che la possono rilasciare, sono ampiamente utilizzati in diversi settori produttivi:

resine e vernici per mobili, pannelli in legno truciolato e MDF, collanti

lavorazioni a caldo delle materie plastiche, resine, solventi

lavorazioni con olii minerali e fluidi lubro-refrigeranti

conservanti, fissativi per istologia e disinfettanti

INDUSTRIA SIDERURGICA
resine per forme e anime in terra da fonderia

fissativi
Cosa è necessario fare
Le attività indicate, che presentano rischio di possibile esposizione per i lavoratori, comprendono sia quelle che utilizzano materie prime contenenti formaldeide, sia le attività che utilizzano materie prime donatrici di formaldeide (tipo fluidi lubro-refrigeranti), sia le attività per le quali è possibile un rilascio di formaldeide per termo-degradazione di prodotti (tipo resine, plastiche).
Diventa, quindi, fondamentale esaminare i propri processi produttivi e valutare con attenzione se l’attività può comportare rischio di esposizione per i lavoratori e, in primis, operare la sostituzione del prodotto o miscela contenente formaldeide o fonte di formaldeide con altri non pericolosi.
Se la sostituzione non risulta possibile, è necessario attuare una serie di approfondimenti e indagini al fine di adempiere gli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008, Titolo IX, Capitolo II, Sezione II “Protezione da agenti cancerogeni e mutageni”:
- Studiare le misure tecniche, organizzative, procedurali che si possono introdurre per limitare e contenere i rischi per gli operatori (Articolo 236);
- Rilevare analiticamente i livelli di esposizione nei vari processi coinvolti con appositi campionamenti (Articolo 237);
- Approfondire e/o aggiornare il DVR, con particolare riferimento alla Valutazione dei Rischi di esposizione ad agenti chimici/cancerogeni;
- Applicare gli obblighi formali previsti: registro degli esposti, vigilanza sanitaria, informazione e formazione (Articolo 243).
A seguito della classificazione, da parte del Regolamento UE n. 895/2014, della formaldeide come cancerogeno umano, è buona prassi mantenere livelli ambientali più bassi ragionevolmente raggiungibili (principio ALARA = as low as reasonably achievable).
Per garantire una migliore gestione del problema, la Direzione Welfare di Regione Lombardia ha pubblicato il 15 novembre 2016 il Decreto n. 11665 – “Linea guida regionale sulla stima e gestione del rischio da esposizione a formaldeide”. Il provvedimento è stato redatto dal Laboratorio di Approfondimento “Rischio Chimico” sulla base delle raccomandazioni conclusive indicate dallo SCOEL (Comitato Scientifico europeo per i Livelli di Esposizione Occupazionale) il 30/06/2016 (SCOEL/REC/125 – Formaldehyde)
Di seguito si riporta la proposta di valori di concentrazione soglia per una corretta valutazione prima, e gestione poi, del rischio connesso all’esposizione dei lavoratori a formaldeide:
- 0.369 mg/mc (0.3 ppm): VALORE LIMITE DA NON SUPERARE (OEL-TWA, 8h, valore di riferimento SCOEL); a tale valore i lavoratori sono considerati esposti ad agenti cancerogeni secondo il Titolo IX Capo II del D. Lgs. 81/08;
- 0.184 mg/mc: LIVELLO DI AZIONE: viene individuato come la metà del valore OEL-TWA;
- 0.1 mg/mc: VALORE DI RIFERIMENTO limite di qualità dell’aria indoor e outdoor proposto dall’ OMS per la popolazione generale, definito protettivo per gli effetti a lungo termine.

In tutte le attività lavorative nelle quali la formaldeide è presente come materia prima, impurezza e/o prodotto secondario della lavorazione, è necessario procedere considerando gli operatori a potenziale rischio di esposizione. La determinazione della fascia di esposizione, tra le 3 soglie considerate, deve avvenire utilizzando una strategia di indagine che includa tecniche, modalità di campionamento ed analisi in conformità alle norme UNI EN 689/1997 e UNI EN 482/2015.
APPROFONDIMENTI
La formaldeide rientra nelle sostanze che sono state oggetto di sostanziale modifica della relativa classificazione ed etichettatura ai sensi del Regolamento (CE) n. 1272/2008 (Classificazione Etichettatura imballaggio – CLP)
La formaldeide (CAS n. 50-00-0, aldeide formica o metanale) è la più semplice della famiglia delle aldeidi, composti caratterizzati da un gruppo formile ad alta reattività. A temperatura e pressione atmosferica è un gas incolore, dall’odore pungente.
la formazione di formaldeide è conseguenza dei principali processi di combustione da idrocarburi: emissione di veicoli da trasporto, impianti di produzione di energia/calore da combustione o termovalorizzazione, fiamme libere e infine dal fumo di tabacco stesso
L’esposizione professionale a formaldeide è principalmente di tipo inalatorio e cutaneo. Si libera e si sviluppa negli ambienti di lavoro e viene a contatto con gli operatori che utilizzano materie prime o sotto-prodotti che la contengono .
COSA POSSIAMO FARE PER TE?
La proposta operativa di EST risponde alle seguenti domande:
- Il mio processo produttivo ricade tra quelli soggetti a valutazione dell’esposizione?
- Esistono fonti di formaldeide indirette nei miei prodotti/sottoprodotti?
- Le schede di sicurezza (SDS) delle materie prime sono sotto controllo?
- Posso sostituire prodotti contenenti formaldeide con altri non pericolosi?
- Qual è il livello di esposizione a formaldeide dei miei lavoratori?
- L’efficienza dei miei sistemi di aspirazione è corretta?
- Quali misure tecniche ed organizzative posso attuare per minimizzare il rischio?
- Il Documento Valutazione dei Rischi (DVR) è aggiornato con le normative vigenti?
- I miei operatori utilizzato dispositivi di protezione individuale (DPI) conformi?
- Quali obblighi di formazione ed informazione devo introdurre in azienda?
- La mia determina autorizzativa deve essere aggiornata?
Se ti sei posto almeno una delle domande che ti abbiamo proposto o hai la necessità di approfondire l'argomento