Negli ultimi anni si è avuto un sensibile aumento di richieste per la qualifica di materiali o prodotti, mediante la verifica di particolari caratteristiche e la successiva produzione di una Attestazione di Conformità.
Tali richieste riguardano, in particolar modo, la caratterizzazione dei materiali di scarto al fine di escluderli dalla normativa sui rifiuti e di etichettarli come sottoprodotti o materiali sottoposti a recupero.
Le verifiche necessarie per l’attestazione di conformità vengono effettuate mediante test e/o analisi chimiche su un piccolo campione e le proprietà ottenute vengono estese all’intera produzione.
Come si può in pratica realizzare un campione rappresentativo dell’intera partita/lotto?
Nel processo di certificazione di materiali e prodotti, questa fase viene denominata Campionamento e troppo spesso viene trascurata a scapito della corretta qualifica del prodotto/materiale.
L’esperienza dimostra che ci sono due parametri sensibili che influenzano in modo sostanziale i successivi dati analitici:
- la massa minima (o il volume minimo) di campione affinché sia rappresentativo dell’intera partita;
- il numero minimo di incrementi da prelevare per ottenere il campione composito.
La definizione della massa minima risulta particolarmente critica per la qualifica di tutti quei materiali di recupero (rottami vetrosi, di rame, metallici) che hanno una pezzatura eterogenea: una scorretta stima di tale parametro può portare a successivi risultati analitici inaccurati.
Il numero minimo di incrementi è invece un parametro fondamentale per la stima dell’incertezza di campionamento, che contribuisce a definire l’intervallo di fiducia dei risultati analitici.
I dati ottenuti sperimentalmente (riportati nel documento allegato) dimostrano come una misura effettuata correttamente su un campione prelevato in modo non idoneo non garantisce assolutamente una valida certificazione di prodotto.
Il documento allegato illustra, quindi, brevemente alcune tecniche di corretto campionamento e di come procedure affrettate o poco curate possano portare a errori nell’attribuzione della conformità di un prodotto.
Per maggiori approfondimenti, clicca qui: attestazione di conformità e campionamento
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