L’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha reso disponibile l’edizione 2013 della “Mappatura dei pericoli di incidente rilevante in Italia”, facendo seguito alle precedenti edizioni del 2000, 2002 e 2007.
Le informazioni presentate nel documento (circa 80 pagine) rappresentano il risultato delle attività svolte, presso il Servizio Rischio Industriale dell’ISPRA e presso la Direzione per le Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente, al fine di creare e aggiornare la mappa nazionale dei pericoli di incidente rilevante associati alle attività industriali (nella tabella, tratta dal documento, la suddivisione per regioni dei siti soggetti alla normativa in materia di incidente rilevante).
L’edizione 2013 è stata arricchita con una specifica appendice, contenente informazioni riguardanti la pericolosità sismica e la valutazione del potenziale impatto sui corpi idrici superficiali, indotto dalla presenza di sostanze pericolose per l’ambiente e sostanze petrolifere detenute negli stabilimenti soggetti alla normativa Seveso. Il documento è rivolto, in primo luogo, ai decisori a livello centrale e locale e agli addetti ai lavori, sia a livello di aziende, sia di enti pubblici e di controllo.
Per approfondire la materia, si rimanda a un altro articolo (clicca qui), nel quale è stata esposta una ricerca del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: “Le attività a rischio di incidente rilevante in Italia”, curato dalla Direzione centrale prevenzione e sicurezza tecnica, con il contributo dei vari comandi provinciali. Un’opera ponderosa (circa 250 pagine) che vuole sostanzialmente “capitalizzare” le competenze acquisite e le esperienze vissute, al fine di costituire un utile e autorevole punto di riferimento per gli addetti ai lavori.
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