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Comunicazione di inizio attività: le semplificazioni introdotte dal Decreto Ministeriale 18 aprile 2014

In materia di “comunicazione di inizio attività ”, di cui all’articolo 67 Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 – Notifiche all’organo di vigilanza competente per territorio, in attuazione del comma 2 di tale articolo, è stato emanato il Decreto Ministeriale 18 aprile 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 106 del 9 maggio 2014, il quale, “secondo criteri di semplicità e di comprensibilità”, ha definito le “informazioni da trasmettere all’organo di vigilanza in caso di costruzione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali”, con la relativa modulistica.

Si ricorda che il succitato art. 67 prevede in sintesi quanto segue:

  1. In caso di costruzione e di realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, nonche’ nei casi di ampliamenti e di ristrutturazioni di quelli esistenti, i relativi lavori devono essere eseguiti nel rispetto della normativa di settore e devono essere comunicati all’organo di vigilanza (ASL) competente per territorio i seguenti elementi informativi:
    • descrizione dell’oggetto delle lavorazioni e delle principali modalità di esecuzione delle stesse;
    • descrizione delle caratteristiche dei locali e degli impianti.
  2.  Il datore di lavoro effettua la comunicazione di cui sopra nell’ambito delle istanze, delle segnalazioni o delle attestazioni presentate allo sportello unico per le attività produttive con le modalità stabilite dal regolamento di cui al DPR 7 settembre 2010, n. 160. Le amministrazioni che ricevono le comunicazioni di cui sopra provvedono a trasmettere in via telematica all’organo di vigilanza competente per territorio le informazioni loro pervenute.
  3.  L’obbligo di comunicazione di cui sopra si applica ai luoghi di lavoro ove e’ prevista la presenza di più di tre lavoratori.

Il decreto non aggiunge alcun ulteriore obbligo informatico, prevedendo viceversa l’utilizzo di un “modello unico” di comunicazione, mentre in precedenza era necessario fare riferimento ai modelli di ogni specifico organo di vigilanza competente per territorio.

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Per scaricare il modello allegato cliccare qui