La cosiddetta “economia verde”, associata a una forte innovazione e alla creazione di nuove professionalità e tipologie lavorative, porterà inevitabilmente alla nascita di nuovi rischi lavorativi, che dovranno essere, anch’essi, valutati dal datore di lavoro, e oggetto di adeguate misure di prevenzione e di sicurezza.
In questa ottica, dobbiamo segnalare un’utile monografia edita dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA): “Lavori verdi e sicurezza e salute sul lavoro”, ovvero “Previsione dei rischi nuovi ed emergenti per la sicurezza e la salute sul lavoro correlati alle nuove tecnologie nei lavori verdi entro il 2020”. In pratica, per “lavori verdi” si intendono “lavori agricoli, di produzione, ricerca e sviluppo, amministrativi, nonché attività di servizi che contribuiscono sostanzialmente a preservare o a ristabilire la qualità ambientale. In particolare, ma non esclusivamente, questo include i lavori che aiutano a proteggere gli ecosistemi e la biodiversità, a ridurre l’energia, i materiali e il consumo idrico attraverso strategie altamente efficaci, a decarbonizzare l’economia e a ridurre al minimo o a evitare del tutto la produzione di ogni sorta di rifiuti e inquinamento”.
Per scaricare il documento, cliccare qui: Lavori verdi – Documento UE