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Emissioni odorigene odori molesti
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Emissioni Odorigene. Come comportarsi?

Alcuni odori risvegliano ricordi molto piacevoli, altri invece risultano sgradevoli e compromettono la qualità della vita di intere comunità. La sensibilità pubblica nei confronti dell’inquinamento odorigeno è enormemente cresciuta negli ultimi anni e ha recentemente trovato risposta, a livello legislativo, con l’emanazione del Decreto Direttoriale n. 309 del 28 giugno 2023, col quale sono state adottate le linee di indirizzo per la gestione delle emissioni odorigene nei procedimenti autorizzativi ambientali (AIA, AUA, emissioni in deroga). Tra le attività a potenziale impatto odorigeno individuate dal Decreto rientrano, per esempio: aziende chimiche; aziende per le produzioni alimentari; fonderie; attività di trattamento dei rifiuti; attività di lavorazione delle materie plastiche; attività tenute a redigere annualmente il piano di gestione dei solventi; allevamenti e

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Eccellenze

MATERIALI DI RIPORTO E ATTIVITA’ DI BONIFICA: COME COMPORTARSI?

In uno scenario fortemente antropizzato come quello italiano e, soprattutto, lombardo capita sempre più spesso di incorrere nella presenza di materiali di riporto di origine antropica utilizzati a riempimento di depressioni preesistenti o come colmamento di scavi per attività di edificazione.Ecco un esempio reale di una situazione rilevata da EST nell’ambito di un risanamento ambientale. Quando si deve intervenire con attività di riqualificazione urbanistica ed edilizia, si pone spesso il problema di come trattare questa tipologia di materiale. Ci vengono, così, in aiuto le “Linee guida per la gestione dei materiali di riporto (MdR) nei siti oggetto di procedimento di bonifica” di cui alla Delibera del Consiglio SNPA del 07/06/2023 e le “Indicazioni per l’applicazione dell’Analisi di Rischio alle matrici

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Eccellenze

ENERGIA E CLIMA: PROSEGUONO LE ATTIVITA’ DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

Le direttive comunitarie in tema di energia e clima spingono verso la decarbonizzazione e promuovono interventi di efficientamento energetico, ma sono ancora tanti i sistemi di riscaldamento diffusi sul territorio nazionale che lavorano a bassa efficienza e che comportano un rilevante impatto ambientale. In questo contesto si inserisce un’attività che si sta sempre più diffondendo, cioè la sostituzione di tali impianti con tecnologie più performanti. Spesso i vecchi sistemi di riscaldamento vedono la presenza di serbatoi di stoccaggio del combustibile, generalmente interrati in adiacenza agli edifici da servire, per i quali si rende necessario attivare le procedure di dismissione previste dalla normativa di settore, con possibilità di rimozione o di messa in sicurezza permanente. Siamo attivi in questo campo, a

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molestie olfattive Emissioni Odorigene Puzza
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Molestie Olfattive ed Emissioni odorigene e sul territorio: un esempio concreto

Sempre più spesso, le amministrazioni comunali sono pressate da segnalazioni e lamentele dei cittadini, in relazione a vere e proprie molestie olfattive (emissioni odorigene) più o meno persistenti e più o meno fastidiose. In taluni casi, specie negli episodi più acuti, risulta relativamente semplice risalire alla causa. Viceversa, in molte altre situazioni, la ricerca delle fonti delle emissioni odorigene moleste non è immediata e intuitiva: di fatto, risulta necessario eseguire una vera e propria indagine sensoriale, sulla base di criteri e metodologie rigorose e affidabili. Un’attività nella quale EST può vantare una solida esperienza, di cui esponiamo un esempio di un importante Comune della provincia di Bergamo. Il contesto Il Comune d’esempio conta circa 8.000 abitanti. Nonostante sia ubicato in

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frazione organica compost OUR
Normative

OUR ANALYSiS (Oxygen Uptake Rate) e Rottegrad

Il 16 luglio 2022 è entrato ufficialmente in vigore il Nuovo Regolamento Europeo Fertilizzanti (Regolamento Ue 2019/1009).Questa norma introduce, tra i requisiti dei prodotti fertilizzanti il parametro “tasso di assorbimento di ossigeno” o OUR (Oxygen Uptake Rate) come criterio di stabilità per COMPOST E DIGESTATI (CMC 3 e CMC 5).Il risultato ottenuto indica il grado di decomposizione della sostanza organica biodegradabile in un determinato periodo di tempo.Per i Compost (CMC 3), alternativamente a questo test, è possibile verificare il “fattore di autoriscaldamento” conosciuto anche come classificazione Rottegrad.  In questo caso si determina la  temperatura massima raggiunta dal compost in ambiente termicamente isolato e il risultato costituisce un indicatore dello stato della sua attività biologica aerobica.Il laboratorio EST, che da anni

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Monitoraggi Ambientali
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EMISSIONI IN ATMOSFERA: VALUTAZIONE DELLA SOSTITUZIONE DI SOSTANZE PERICOLOSE

Il decreto legislativo 30 luglio 2020, n. 102 “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 15 novembre 2017, n. 183, di attuazione della direttiva (UE) 2015/2193 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativa alla limitazione delle emissioni nell’atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi, nonché per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni nell’atmosfera, ai sensi dell’articolo 17 della legge 12 agosto 2016, n. 170” ha previsto alcune modifiche al testo unico ambientale (D.Lgs. 152/06). In particolare, all’art. 271 del testo unico è stato aggiunto il comma 7-bis, che introduce disposizioni specifiche per le emissioni delle seguenti tipologie di sostanze pericolose: a)     sostanze classificate come cancerogene o tossiche per

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Flux Chmaber camere di flusso soil gas
Eccellenze

CAMERA DI FLUSSO (FLUX CHAMBER) E SCREENING DEI GAS INTERSTIZIALI

Il monitoraggio con camera di flusso (Flux Chamber) permette di valutare le eventuali emissioni gassose derivanti dagli agenti contaminanti presenti nel sottosuolo (Soil Gas). Come tale la tecnica è annoverata dal Ministero dell’Ambiente nella propria linea guida (2014-2015) tra quelle utilizzabili per valutare il percorso di volatilizzazione di vapori nello sviluppo delle attività di indagine dell’Analisi di Rischio e nella conduzione delle associate attività di monitoraggio. In particolare, le camere di flusso sono generalmente impiegate per: La tecnica si basa sull’impiego di una camera progettata per isolare un volume di aria al di sopra della superficie del terreno senza perturbare il flusso naturale di vapori proveniente dal sottosuolo. Dalla verifica delle caratteristiche quali-quantitative di tale aria è, quindi, possibile valutare,

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emergenza covid est
Eccellenze

Emergenza Coronavirus COVID-19

Durante tutto il periodo legato all’emergenza Coronavirus COVID-19, i nostri uffici ed il laboratorio analisi sono sempre rimasti ATTIVI, seppur, nei momenti peggiori, in modalità ridotta.Fin da subito ci siamo attivati per garantire la necessaria sicurezza per i nostri collaboratori ed i nostri partner strutturando protocolli e percorsi atti a prevenire ogni possibilità di contagio.Per qualsiasi necessità (consegna o ritiro campioni, richiesta di rapporti di prova, informazioni, urgenze …) siete pregati di contattarci preventivamente via telefono allo 035 335638, via email ai vostri riferimenti diretti in EST o tramite il modulo contatti.Gli orari di attività rimangono gli stessi 8.30-12.30 e 13.30-17.30

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relazione di riferimento
Eventi e Scadenze

Legionella: Regione Lombardia da il via al “Registro delle torri di raffreddamento”

Per prevenire e monitorare i rischi derivanti dalla Legionella, con Legge Regionale n. 9/2019 e successiva DGR 1986/2019, Regione Lombardia ha fornito indicazioni in merito l’istituzione presso i comuni del Registro delle torri di raffreddamento e condensatori evaporativi e la documentazione che i gestori degli impianti sono tenuti a implementare e a mettere a disposizione del personale ATS in caso di controlli. Tutti i proprietari e gestori di questi impianti devono trasmettere al proprio Comune una serie di informazioni (caratteristiche, modalità di gestione e manutenzione, ….) compilando delle schede per la registrazione predisposte da Regione, in modo che poi il Comune possa trasmettere questi dati alla ATS di competenza entro il mese di febbraio di ogni anno. Secondo la definizione

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bonifiche sit contaminati aree agricole
Normative

AREE AGRICOLE: AL VIA L’APPLICAZIONE DEI NUOVI VALORI DI RIFERIMENTO

Il decreto legislativo 152/2006, noto come Testo Unico dell’Ambiente, definisce nella parte quarta le norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati. In particolare, il titolo V – Bonifica di siti contaminati “disciplina gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti contaminati e definisce le procedure, i criteri e le modalità per lo svolgimento delle operazioni necessarie per l’eliminazione delle sorgenti dell’inquinamento e comunque per la riduzione delle concentrazioni di sostanze inquinanti, in armonia con i principi e le norme comunitari, con particolare riferimento al principio “chi inquina paga”.” L’attribuzione ad un sito del titolo di “potenzialmente contaminato” è legata al fatto che uno o più valori di concentrazione delle sostanze inquinanti rilevati nelle

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