Regione Lombardia: la nuova Legge in materia di amianto rilancia il “censimento”

Dopo qualche anno di relativa pausa, la Regione Lombardia rilancia la sua politica in materia di “risanamento dell’ambiente, bonifica e smaltimento dell’amianto”, grazie alla Legge Regionale n. 14 del 31 luglio 2012. Tra l’altro, riceve nuovo impulso anche il cosiddetto “Censimento amianto”, in particolare con l’introduzione di una sanzione nel caso di mancata segnalazione. Ma andiamo con ordine.

Un obiettivo ambizioso
Con la Legge Regionale n. 17 del 2003, e con il successivo Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) del gennaio 2006, la Regione Lombardia aveva avviato un ambizioso programma per la bonifica e la rimozione/smaltimento di tutti i materiali contenenti amianto presenti sul territorio regionale. Un tassello fondamentale di questo programma era il citato “Censimento amianto”, avente lo scopo di censire la presenza di amianto, o di materiali contenenti amianto, in Lombardia. Un’iniziativa rivolta a enti pubblici, aziende private e anche al privato cittadino, che però non ha avuto il successo sperato. In pratica, entro il termine previsto del 2010, le segnalazioni pervenute alle ASL (incaricate di raccoglierle) sono state decisamente al di sotto delle aspettative: probabilmente, secondo stime della stessa Regione, addirittura meno della metà.

Quanto amianto è presente in Lombardia?
Alla data del 15 febbraio 2012, le ASL della Regione Lombardia hanno ricevuto 66.140 segnalazioni di presenza di materiali contenenti amianto, per un volume complessivo di 1,3 milioni di metri cubi. Tuttavia, una mappatura tramite telerilevamento aereo ha permesso di stimare, per le sole coperture dei tetti in lastre di cemento amianto (il cosiddetto eternit), un volume di almeno 2,5 milioni di metri cubi. Nessuna stima è ovviamente possibile per i materiali friabili (coibentazioni, rivestimenti etc.) e per i materiali interni (canne fumarie, pannelli etc.).

La “ripartenza” del censimento
Dopo un periodo di pausa, in cui pareva che il “Censimento amianto” fosse destinato a una fine ingloriosa, ecco la novità, per certi versi inaspettata, della Legge Regionale 14/2012, che rilancia tutte le attività connesse al “Censimento”, sanzioni comprese (in precedenza non previste).

Il nuovo articolo 8 bis della modificata L.R. 17/2003 prevede che la mancata effettuazione del “Censimento”, ovvero la mancata segnalazione all’ASL competente per territorio della presenza di materiali contenenti amianto nel proprio edificio, comporta l’applicazione, da parte dell’amministrazione comunale, di una sanzione amministrativa da 100 a 1.500 euro (la graduazione dell’importo sarà definito da un prossimo regolamento regionale, in base alla quantità, pericolosità e stato di conservazione dei materiali non censiti). Salvo proroghe sempre possibili, le sanzioni scatteranno dal primo febbraio 2013.

Le altre azioni previste
La L.R. 14/2012 prevede inoltre specifiche azioni volte a favorire la bonifica e lo smaltimento dei materiali contenenti amianto, che saranno dettagliati nei prossimi mesi:

  • favorire la rimozione di coperture costituite da lastre di cemento amianto (eternit) e la loro sostituzione con pannelli fotovoltaici;
  • promuovere l’autosufficienza regionale in materia di smaltimento, ovvero la creazione di discariche, o di impianti di trattamento ad alta tecnologia;
  • maggiore integrazione delle banche dati dei vati enti coinvolti nella materia;
  • promuovere la bonifica di siti particolarmente a rischio.

Indirettamente, la nuova Legge rende ancora più stringente l’obbligo, in carico a tutti i proprietari di immobili con “materiali contenenti amianto”, di predisporre e attuare un adeguato “programma di controllo e manutenzione” di tali materiali, al fine di ridurre al minimo la dispersione di fibre di amianto nell’ambiente, come prescritto dal DM 6 ottobre 1994 (applicazione dell’art. 6 comma 3 della Legge 27 marzo 1992 n. 257). Nel caso di strutture complesse (aziende, strutture aperte al pubblico etc.) tale “programma” potrebbe richiedere l’esecuzione di periodiche valutazioni delle fibre di amianto aerodisperse, tramite specifici campionamenti dell’aria ambiente.

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