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Rumore antropico da un bar con tavolini esterni. Come quantificarlo?

Nell’ambito di una CTU, condotta per il Tribunale Civile, riguardante un contenzioso per disturbo sonoro da rumore antropico generato dall’attività di un bar con plateatico esterno, si è posta una problematica specifica.

La particolarità del caso è dovuta al fatto che, non essendo presenti impianti di diffusione musicale, né altre tipologie di sorgenti sonore connesse ad impianti fissi, i livelli sonori sono determinati quasi esclusivamente dal numero e dal tono di voce degli avventori presenti nel plateatico esterno.

Ciò determina una difficoltà nell’individuare una situazione sonora di riferimento, che possa costituire una condizione rappresentativa dell’impatto sonoro connesso alla conduzione del bar.

Su tale difficoltà si incentrano le contestazioni reciproche delle due parti, le quali richiedono lo svolgimento di rilevazioni fonometriche in condizioni che, se ritenute rappresentative da una parte, sono puntualmente contestate dall’altra parte, determinando notevoli difficoltà nel conseguire una sintesi.

Nei casi di disturbo da rumore antropico determinato prevalentemente dal numero e dal tono di voce degli avventori presenti in un plateatico esterno, è possibile fornire una rappresentazione più “oggettiva” dell’impatto acustico procedendo come segue:

  • svolgere misurazioni fonometriche simultanee, finalizzate a determinare una correlazione numerica empirica tra i livelli sonori misurati in prossimità della sorgente e quelli misurati presso il ricettore;
  • estendere le misure fonometriche simultanee ad una situazione in cui alcuni parlanti svolgano una conversazione a voce alta in condizioni “controllate”;
  • confrontare i risultati ottenuti con le indicazioni per le previsioni di impatto acustico dai pubblici esercizi contenute nella DGR Lombardia 10/01/2014, n. X/1217;
  • formulare le conclusioni sull’impatto acustico in termini di numero di persone parlanti a voce alta (intendendosi per voce alta il volume sonoro definito dalle condizioni standard ipotizzate dalla DGR 10/01/2014 N. X/1217) che determinano il superamento dei valori limite di rumorosità ambientale presso la residenza disturbata;
  • tale modalità di rappresentazione ha il vantaggio di una più diretta intuitività da parte dei fruitori privi di competenza tecnica acustica specialistica.

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