L’allarme è scattato in Francia, Finlandia, Polonia, Svezia e Regno Unito, dove centinaia di cittadini hanno sofferto di problemi di salute inizialmente inspiegabili: prurito, irritazione, arrossamenti e ustioni cutanee, fino ad arrivare, in alcuni casi, a gravi difficoltà respiratorie.
Gli esami clinici hanno successivamente dimostrato che tali danni sanitari erano stati provocati dal biocida dimetilfumarato (DMF), ovvero un antimuffa vietato nell’Unione Europea, ma utilizzato soprattutto in Paesi dal clima fortemente umido. Generalmente, questa sostanza è confezionata in piccoli sacchetti (o bustine), che sono inseriti nei prodotti (o nelle scatole dei prodotti) sensibili all’umidità – soprattutto scarpe, mobili e articoli di vario genere in pelle – per proteggerli durante lo stoccaggio e il trasporto. Evaporando dai sacchetti, il dimetilfumarato viene però assorbito in quantità più o meno elevata dai prodotti destinati alla vendita, con la conseguenza che l’acquirente finale entrerà in contatto, suo malgrado, con un prodotto impregnato di una sostanza fortemente allergizzante.
Di fronte a questa situazione, dallo scorso primo maggio l’Unione Europea ha vietato la vendita di prodotti contenenti dimetilfumarato (DMF), mentre per quelli già immessi sul mercato dovrà essere previsto il ritiro, anche direttamente presso i consumatori.
Anche l’Italia si è mossa tempestivamente, con l’obiettivo primario di bloccare le importazioni di prodotti contaminati da dimetilfumarato, provenienti prevalentemente dalla Cina: calzature, divani e poltrone in pelle, borse, caschi protettivi, articoli in pelle in genere, etc.
Da un punto di vista operativo, l’Agenzia delle Dogane ha stabilito che “L’analisi relativa alla composizione del preparato e in particolare la verifica di assenza di Dimetilfumarato, nonché tutte le operazioni di raccolta e conferimento al laboratorio dei sacchetti e/o bustine, sono adempimenti richiesti all’importatore e quindi a carico del medesimo”. Qualora fosse rilevata la presenza della sostanza incriminata, la merce non sarà ammessa all’importazione, e quindi non potrà essere commercializzata.
Ovviamente, in attesa dei risultati di tali analisi, tutti i prodotto resteranno bloccati, mentre quelli già presenti sul territorio italiano saranno sottoposti a sequestro cautelativo.
“Una problematica di grande attualità – sottolinea la dott.ssa Elena Gelfi – per affrontare la quale il Laboratorio EST è in grado di eseguire la ricerca di dimetilfumarato (DMF), sia nelle bustine presenti nelle confezioni dei prodotti, spesso contraddistinte dalla dicitura “Silica gel”, sia direttamente sui materiali in pelle destinati alla vendita”.
Scheda tecnica:
dimetilfumarato (DMF)
nome IUPAC dimetil (E) butenedioato
numero CAS 624-49-7
numero EINECS 210-849-0