In questo periodo di crisi, il settore del fotovoltaico ha rappresentato una sorta di “ancora di salvezza” per molte aziende, letteralmente salvate dal giro d’affari originato da questo innovativo settore. Un settore che, negli ultimi mesi, ha però dovuto fare i conti con non poche incertezze a livello legislativo, finalmente risolte con l’emanazione di un decreto ministeriale – firmato lo scorso 5 maggio – che stabilisce i criteri di incentivazione per la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici e lo sviluppo di tecnologie innovative per la conversione fotovoltaica.
Il nuovo quadro giuridico si applica agli impianti che entrano in servizio a partire dal primo giugno 2011 e fino al 31 dicembre 2016, con un obiettivo indicativo di potenza installata, a livello nazionale, di circa 23.000 MW. Nel medesimo periodo temporale, sarà inoltre possibile raggiungere la cosiddetta “grid parity”, cioè la competitività della tecnologia.
Per quanto di interesse delle aziende, il decreto prevede una serie di strumenti pensati per rafforzare e potenziare la filiera industriale italiana del settore, quali:
- premialità per le installazioni finalizzate alla sostituzione di amianto, per la realizzazione di impianti in aree da bonificare o soggette a recupero ambientale, per i moduli su barriere fonoassorbenti;
- a vantaggio dei consumatori e della qualità del “Made in Italy”, vengono inoltre introdotti determinati requisiti di garanzia, efficienza e innovazione degli impianti, al rispetto dei quali sono previsti livelli di incentivazione più elevati.
Ogni informazione di dettaglio nel dossier del Governo:
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/rinnovabili_incentivi/decreto05052011.html